mercoledì 18 ottobre 2017

JPN Type 2 Ka-Mi ......UN ANFIBIO PICCOLO PICCOLO






Il Type 2 Ka-Mi 
è stato un carro armato anfibio giapponese basato sul mezzo leggero Type 95 Ha-Go e adoperato nel corso della seconda guerra mondiale.
L'originale blindato venne modificato nella forma dello scafo cui vennero aggiunti dei pontoni cavi e un'elica per favorire il movimento in acqua; armato con un cannone da 37 mm e dotato di scarse corazzature, il Type 2 doveva appoggiare azioni anfibie ma fu spesso utilizzato in battaglia oppure interrato nelle isole occupate dall'Impero giapponese.


Sviluppo
I giapponesi avevano mostrato interesse nei mezzi anfibi già negli anni venti, tanto che nel 1928 l'esercito imperiale stanziò fondi per la progettazione di un veicolo anfibio. Le prove furono condotte con un semicingolato, che però dimostrò scarse prestazioni a terra: così i comandi preferirono orientarsi verso altri progetti, ma per tutti gli anni trenta continuarono esperimenti a bassa priorità per realizzare un carro anfibio. Tra questi figurava l'applicazione di due grandi taniche galleggianti al Type 95 Ha-Go ma sebbene il mezzo stesse in superficie la guida rimaneva difficoltosa e imprecisa; il progetto fu dunque momentaneamente annullato, anche perché l'industria giapponese era nuova a simili richieste.



L'idea di trarre un anfibio dal Type 95 però non decadde e gli ingegneri ne ridisegnarono lo scafo, rendedolo più largo e voluminoso, mantenendone la meccanica e molti componenti. Al posto delle taniche si usarono due pontoni che dettero risultati nettamente migliori, ma nel 1940 l'esercito cedette tutto il lavoro svolto e tutti i modelli alla marina imperiale, che nell'estate 1942 portò a termine le sperimentazioni e ordinò i primi esemplari del "Type 2 Ka-Mi": i dirigenti navali pensavano di servirsene utilmente per agevolare gli sbarchi di truppe nelle isole dell'Oceano Pacifico, spesso prive di porti, o di affidare loro speciali missioni belliche.


Produzione
Dimostratosi un mezzo particolarmente ben riuscito, fu subito richiesto per essere mandato al fronte ma la costruzione procedette lentamente a causa della sua complessità tecnica, che richiedeva una lavorazione artigianale di molte parti meccaniche. Sebbene prodotto in neanche 190 unità totali durante il 1942, fu il carro anfibio giapponese più diffuso.


Il Kit
Avevo già realizzato questo modello della ditta Dragon, nella versione senza pontoni galleggianti e ho voluto realizzare anche questa versione sempre prodotta dalla Dragon.



Il modello in scala 1/72 è molto dettagliato e tutti i pezzi combaciano perfettamente anche i due pontoni,

kit Dragon nella versione senza pontoni


la differenza tra i due kit sono appunto gli accessori necessari alla trasformazione nella versione anfibia con l’applicazione dei particolari necessari a questa trasformazione, i pontoni, la sovrastruttura della casamatta e lo snorkel della presa di ventilazione del motore.



prima ho realizzato lo scafo e successivamente i pontoni e gli accessori per la trasformazione




 i particolari sono privi di ritiri e non hanno necessità di essere stuccati.





  tutti i particolari sono stati verniciati separatamente prima di essere assemblati.


 per la colorazione ho usato un grigio medio della Tamiya sul quale ho eseguito dei lavaggi ad olio con di grigio di Payne e del bruno trasparente.

 
alcuni pezzi sono stati verniciati ancora attaccati allo sprue.



successivamente sul modello è stato effettuato un trattamento in dry-brushing con del colore acrilico bianco su tutti gli spigoli.
 

verificato l'assemblaggio degli accessori per la trasformazione ad anfibio, i particolari si incastrano perfettamente



conteporaneamente ho realizzato una basetta per la presentazione del modello

 una cornice della IKEA che orifìginariamente grezza e stata colorata con del mordente e trattata con vernice trasparente lucida.


 il supporto che imiterà parte di una spaggia con una leggera pendenza e in polistirolo, debitamente tagliato e sagomato.


sulla parte superiore è stato applicato uno strato DAS, sul quale sono state impresse le impronte dei cingoli.


una volta asciutto ho applicato della sabbia e delle polveri di varie consistenze.



 

prima di applicare il modello sulla base, quest'ultima è stata verniciata con una tonalità di grigio per riprodurre una sabbia vulcanica e sono stati applicati dei detriti, del tipo di quelli  frequentemente presenti sul bagnasciuga.
 


il soggetto riproduce un mezzo appena sbarbato sulla spaggia così come  riprodotto sulla box-art della scatola di montaggio.
 




il sistema di comando (freccia rossa) il cavo di controllo del timone (freccia gialla), non erano presenti nel kit,  il primo è stato realizzato con dei discheti di plastica sovrapposti mentre il secondo è stato usato filo elastico della SB , verniciato dopo il montaggio in nero




 l'antenna presente sul modello è stata ricavata da dello sprue stirato a caldo





 il risultato del modello montato sulla basetta, rende perfettamente l'idea sull'utilizzo del mezzo reale



 questo è il modello della versione senza  pontoni che avevo precedentemente realizzato.





























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