mercoledì 12 aprile 2017

LUFTWAFFE 1946 (WHAT-IF)



Me P1099
Alla fine del secondo conflitto mondiale vennero generati molteplici progetti molto audaci di mezzi militari da parte dei Tedeschi, nel tentativo di rovesciare l'esito del conflitto, sulla base di questi progetti sono stati realizzati in date recenti delle box-art di tali soggetti e alcuni produttori di kit di montaggio hanno realizzato dei modelli ispirate a quei progetti.



il Me 1099 doveva essere l'evoluzione del Me 262










il velivolo era stato studiato per avere diverse versioni di armamento






la Revell ha prodotto il modello del Me P1099  in scala 1/72 in varie versioni,




Revell cat. 04301
Revell cat. 04359










utilizzando la scatola della Revell numero di catalogo 04301, ho ipotizzato un what-if del modello nella versione caccia-ricognitore fotografico, apportando alcune modifiche alla fusoliera, per permettergli di accogliere le macchine fotografiche, aggiungendo un cono anteriormente simile a quello usato sul G91R.

IL MODELLO

Il kit si compone di una discreta quantità di particolari ed è discretamente dettagliato, con pannellature in negativo.

 






l'abitacole è stato utilizzato quello del kit, discretamente dettagliato



la verniciatura è stata realizzata utilizzato due tonalità di Grigio la mimetica è ispirata a quella Ferris proposta negli anni 70


ho aggiunto l’ombra di un falso cockpit sulla parte inferiore della fusoliera.




BOX ART DA VIDEO GIOCO
Il montaggio è semplice anche se alcuni particolari hanno avuto bisogno di una lieve stuccatura.







Con alcuni particolari di scarto ho creato un cono da applicare anteriormente sul quale ho realizzato tre scassi circolari per simulare le aperture vetrate per gli obbiettivi delle fotocamere.

il cui interno è stato riempito del prodotto della Micro Scale Kristall Clear

 successivamente vi ho applicato dei dischetti in acetato trasparente




L’antenna del radio-goniometro è stata sostituita con una realizzata con del filo di rame di opportuna sezione




mentre le altre antenne presenti nel kit sono state sostituite da particolari auto costruiti utilizzando dei tubetti in plastica stirati a caldo.







Parte delle decal utilizzate erano quelle fornite nel kit per le altre sono ricorso ad alcune che avevo e che erano avanzate da altri kit realizzati.

 

le pannellature in negativo sono sate evidenziate con del colore ad olio,
in questo caso il grigio di payne.


















sul modello è stato steso il trasperente opaco della Vallejo Air, per uniformare i trattamenti effettuati

 




 

giovedì 6 aprile 2017

HARRIER Gr 5.......... AL SERVIZIO DI SUA MAESTA'



Il BAe Harrier Gr.5 fa parte della seconda generazione degli aerei a decollo verticale (V/STOL) della famiglia Harrier. L'evoluzione venne sviluppata dalla BAe per realizzare una versione migliorata e più moderna dell'Harrier, che aveva operato brillantemente anche durante la guerra delle Falkland.


Grazie ad un'ala di grande superficie totalmente di nuova concezione e ad un motore potenziato rispetto all'originale, il nuovo Harrier ha prestazioni migliori, a parte la velocità massima (che è inferiore). Due cannoni ADEN da 30 mm costituiscono il potente armamento imbarcato, nonostante la piccola mole complessiva della macchina, mentre possono essere disponibili fino a 9 piloni di aggancio per 4.700 chili di carico per le missioni d'attacco ed intercettazione. 


Il più grave limite della nuova versione è la mancanza di un radar multimodale come quello installato sull'AV8-B Harrier II statunitense, che conferisce all'agile macchina V/STOL capacità di piattaforma missilistica ed attacco ognitempo. Infatti, la versione inglese può utilizzare come armi aria-aria solo missili a guida termica.




Storia del progetto

Negli anni settanta, la inglese Hawker Siddeley e la statunitense McDonnell Douglas siglarono un accordo di cooperazione per dare un successore allo Harrier. La nuova macchina, denominata Harrier II registrò un incremento dei costi tale da far ritirare la Hawker Siddeley dal progetto. La McDonnel Douglas continuò autonomamente, visto l'interesse del corpo dei Marines statunitensi per un velivolo che potesse operare anche dalle portaelicotteri d'assalto della classe Tarawa; alla fine degli anni Settanta, la Hawker Siddeley decise di rientrare nel progetto, acquisendo due cellule di AV-8B, che era la denominazione statunitense della macchina, e continuando lo sviluppo autonomamente, con la McDonnell Douglas come subfornitore.



La versione inglese, rispetto allo Harrier originale, ha subito estensive modifiche sui materiali e sulle superfici alari che adesso risultano formate da un'ala in un unico pezzo, irrobustita e dotata di un numero maggiore di piloni (fino a 9 nel GR.7), Anche nella fusoliera, l'alluminio è stato sostituito largamente da materiali compositi.





Per la realizzazione del kit ho utilizzato la scatola dell’ITALERI cat. 183, in scala 1/72.






Il modello risulta stampato con pannellature in positivo e risente della vetustà della sua realizzazione, 
 


il cockpit e stato arricchito utilizzando un seggiolino in metallo dell’AEROCLUB, per il resto tutto da scatola, con qualche piccola auto costruzione.



Ho deciso di non utilizzare i carichi da applicare sui piloni presenti sulle ali, arricchendoli solo con i maccanismi di stabilizzazione auto costruiti, 




ho poi aggiunto alcuni sensori presenti sulla fusoliera e sulla ali,




ho modificato le prese d’aria aggiuntive presenti sul perimetro delle prese d’aria principali, che risultano parzialmente aperte in fase di velivolo in sosta, 




o poi realizzato l’aerofreno presente nella parte inferire della fusoliera che nel kit è assente, creando il vano e ricostruendo il pannello mobile che normalmente risulta aperto in sosta,





la sessa cosa è stata effettuata per il deviatore di flusso presente subito dopo il carrello anteriore  che non era presente nel kit e risulta normalmente aperto in stazionamento a terra.




Le decal sono state utilizzate quelle fornite nel kit







Dopo la colorazione, sul modello ho poi steso una vernice trasparente opaca della Vallejo air, per uniformare i trattamenti effettuati.